venerdì 27 settembre 2013

26 settembre 2013 - Nasce Rinnoviamo Collegno : presentato il logo in occasione del consiglio comunale della città. Relatore consigliere Mauro Grosso Ciponte



I consiglieri Maria Torre Criniti, Tiziana Sciarrino e Mauro grosso Ciponte comunicano al Consiglio Comunale di Collegno, di aver costituito il gruppo consiliare denominato “Rinnoviamo Collegno”, con capogruppo Mauro Grosso Ciponte.


Simbolo di Rinnoviamo Collegno
Qualcuno, forse molti, potrebbero bollare la nascita di un nuovo gruppo in consiglio comunale, come il tentativo banale ed effimero di alcuni consiglieri comunali che vogliono garantirsi un futuro. Se poi questa iniziativa viene fatta a ridosso delle prossime elezioni, verrebbe da dire “a pensar male si fa  peccato……”.
In realtà la situazione e le motivazioni sono ben più profonde ed affondano le proprie radici nella sempre più marcata disaffezione dei nostri cittadini al sistema politico sia esso
nazionale o locale.


Ci permettiamo di fare queste affermazioni perché  viviamo a Collegno, conosciamo tanti collegnesi, conosciamo la città nelle sue dinamiche sociali e politiche, anche nelle sue stranezze, ma soprattutto nelle sue grandi potenzialità in termini di risorse umane e culturali che una politica stanca e logora non è più in grado di far crescere, sviluppare e sedimentare nel tessuto sociale.


E' utile quindi ricordare le varie vicissitudini che hanno portato alla nascita di questo nuovo gruppo, costituito da tre consiglieri che rappresentano ceti sociali  diversi, ma che hanno in comune  una visione assolutamente identica  del  vivere quotidiano e dell'utilizzo della nostra amata terra.


Siamo partiti con la candidatura in Sinistra per Collegno di Mauro Grosso Ciponte.


  Pur trattandosi di una lista civica era pur sempre legata a vecchi partiti della sinistra storica come i Comunisti italiani e successivamente alla nascente SEL.
Invitato ad aderire, l'attuale consigliere decise, per la prima volta, di  partecipare attivamente alla vita politica della nostra Città.
Quel movimento ebbe un lusinghiero risultato eleggendo un consigliere e di conseguenza ottenendo un assessorato.
In quell'occasione ci saremmo aspettati di vedere attorno a noi facce gioiose ed allegre.

Così non fù.


 Da subito avvertimmo la sensazione di non appartenenza a quel sistema.  Non certo per non avere idee giuste o di sinistra.


 Il tempo purtroppo, con molta amarezza, confermò quella sensazione.


Ancora sono tanti, troppi, coloro che tendono a far prevalere


 i personalismi  mettendo da parte  le idee, il volere degli elettori, il bene comune.


 A quella lista civica aderirono successivamente la consigliera Sciarrino, eletta nelle liste del PD, e quindi la “pasionaria” Torre Criniti, eletta nell'IdV.


Anche quelle scelte non furono e non sono gradite da molti  addetti ai lavori della politica.


 Forse per paura che i cittadini possano contare e partecipare direttamente  alle decisioni che condizioneranno il futuro nostro e della nostra città.


Queste sono  cose sicuramente non apprezzate e non perseguite da coloro che intendono la politica come un'ottima occasione di lavoro e  guadagno  e non certo un  servizio, un dovere nei confronti della collettività.

Non si creda che ciò valga solo per i politici di lungo corso.


 Molti sono i giovani che dimostrano di aver appreso bene ed in fretta quell'arte malefica della mala-politica.


Quella politica che continua a cementificare in maniera dissennata  provocando i disastri a cui  periodicamente siamo costretti ad assistere.

Basta dare deleghe in bianco a chi troppo spesso non merita di rappresentare i propri elettori.


Nessun partito o movimento potrà mai obbligarci a tradire il mandato dei nostri.


Costruire si, ma solo se necessario, a misura d'uomo rispettando l'ambiente con un preciso piano di sviluppo delle aree interessate.


Mai prima le case e poi, forse, le strade ed i servizi.

 Comunque sempre e solo dopo aver ascoltato la volontà dei cittadini.


 Le nostre idee non erano certamente gradite alle logiche di quei partiti che vedono sempre e comunque  pochi decidere per tutti.

Noi abbiamo continuato e continuiamo  a rispettare quanto previsto dal programma elettorale.

Però ci batteremo sempre per impedire scelte errate, pur se fatte nel tentativo di attuare quanto in esso previsto.


 Chi non vorrebbe acquisire campo volo?


Nessuno.


Noi, fin da subito, ci siamo posti però il problema della contropartita.


Valeva la pena per Collegno accettare le condizioni poste dalla proprietà?


Era veramente una operazione vantaggiosa ed utile per  Collegno?


Tanti, troppi i dubbi.


Non bisognava averli, ma obbedire nel rispetto delle maggioranze.


 Eravamo e dichiariamo pubblicamente di essere fuori da quelle logiche.


 A quel punto bisognava fare una scelta: dimettersi dal consiglio comunale o tentare di dimettere la vecchia politica.


 Senza neppure pensarci e discutere tra  noi, è nato il movimento Rinnoviamo Collegno, al servizio della nostra città e di tutti i cittadini.


 Non senza difficoltà siamo riusciti a ottenere ciò che era un nostro diritto, un assessore (Oreste Novara) che rappresentasse le nostre posizioni nell’amministrazione.


In questi pochi mesi (dal 15-2-2013) siamo riusciti a smuovere varie situazioni ormai stagnanti da tempo, come, ad esempio, proporre una soluzione per l’ampliamento del cimitero, far rivivere la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici, sollecitare la realizzazione di orti urbani, porre le basi per rinnovare e ampliare la piscina, individuare come costruire il canile sanitario, portare in dirittura d’arrivo la nuova sede della Polizia Municipale, affrontare alcune problematiche del SIC volte a ottenere un risparmio nelle utenze, allacciare su altre basi i rapporti con i Quartieri, ecc. ecc..

I Cittadini collegnesi  aspettano di vedere una gestione diversa della nostra città che non sia focalizzata unicamente verso il cemento.

Il rinnovamento deve essere portatore di un significato complessivo e profondo da non consentire a limitarsi a piccoli ritocchi di facciata, magari con effetti speciali, per far sembrare che tutto cambi, perché nulla cambi.


E' necessario un modo nuovo di approccio ai problemi ed alle loro soluzioni partendo dalle esigenze di coloro che li esprimono e che saranno i fruitori finali delle scelte.


Sono loro che vanno ascoltati e che dovranno fornire le soluzioni.
 Bisognerà creare lavoro pulito e compatibile con l'ambiente.
 Ben vengano coloro che vogliono investire in tal senso.
Apriamo le porte alle aziende sane che lavorano nella tecnologia e nell'innovazione rispettando il creato.


 Quegli imprenditori non sono il diavolo.


  Abbiamo bisogno della loro presenza.

Basta discariche o inceneritori che inquinano le acque o ammorbano l'aria con puzze malefiche.


Siamo  ben consci però che il problema dei rifiuti è reale e va affrontato cercando soluzioni  compatibili con la nostra salute nostra e dei nostri figli.


 Pensare di recuperare la Certosa e  farla diventare il centro della vita cittadina con al suo interno il palazzo comunale e tante attività artigianali  può  essere occasione per creare lavoro?


 Noi crediamo di si.

Recuperare realmente villaggio Leuman e il nostro bel centro storico senza dimenticare villa Guaita (non riusciamo più a ricordare se la commissione  abbia discusso e relazionato del suo corretto utilizzo al consiglio comunale). 

Ridar loro nuova vita e non costruire  altri centri commerciali.

Aiutare e non far morire i pochi agricoltori ed allevatori presenti  ancora sul nostro territorio.
 Vigilare perché la bonifica della Mandelli, certamente urgente e necessaria, avvenga senza provocare ulteriori problemi all'area di via de Amicis.
 Recuperare e non svendere il patrimonio immobiliare, come via Oberdan.
Perché non prendere in considerazione un suo utilizzo per uso sociale?

Impedire il ripetersi di gestioni fallimentari di partecipate che provocano danni economici che gravano pesantemente sulle tasche dei cittadini inermi che passivamente devono subire un tale scippo senza avere neppure la possibilità di capire il perché tutto ciò si sia verificato.


 Una nuova politica dello sport per tutti  non gestito da pochi.


Tanti sono gli impianti a Collegno, alcuni con costi gestionali notevoli.


Si controlli che vengano utilizzati nell'interesse dei Collegnesi.


 Un servizio sanitario pubblico che elimini le sue pecche, ma che non distrugga le sue  eccellenze impedendo l'applicarsi di quelle ideologie malsane che provocano solo danni alla nostra salute.


No alla chiusura degli ospedali.


No alla chiusura degli studi del medici di famiglia.


No alle lunghe liste d'attesa.


No agli sprechi.

Un ultimo pensiero noi tre lo rivolgiamo a chi  ha permesso di avere questo simbolo. La parte centrale, il collegio, è stata voluta da un nostro grande amico che ora non c'è più.


 Grazie Franco.

Siamo dei sognatori?


Lo siamo!


Se non lo fossimo saremmo come coloro che obbediscono sempre, pur di farsi spazio.

In conclusione quindi confermiamo la lealtà di Rinnoviamo Collegno a questa Amministrazione per concludere il proprio mandato, come già abbiamo dimostrato in più occasioni, ma rivendichiamo l’individualità del nostro pensiero e la nostra posizione di “voce della coscienza” di questa maggioranza.

2 commenti:

  1. Presentazione seria, come serio è il capogruppo.
    Speriamo che sia finalmente la volta buona che un pò di vera novità venga respirata a Collegno.
    Sono con voi

    RispondiElimina
  2. SPERIAMO SIA CONDIVISO DA TANTI.
    VI PARLEREMO DEL CEMENTO SULL'AREA MANDELLI.

    RispondiElimina

Grazie