Il comune di
Collegno, tramite il suo Assessore agli edifici pubblici Oreste NOVARA,
risponde all’allarme, ingiustificato, pubblicato qualche giorno fa dal
quotidiano “LA STAMPA”, che non ha ritenuto opportuno ascoltare anche il parere
dell’amministrazione comunale.
In merito
alle lamentele, l’Ass. Oreste NOVARA ha risposto sul giornale “LUNA NUOVA” del
19 novembre u.s. .
Sulle paure
paventate dall’articolo l’ass. NOVARA risponde: “Abbiamo fatto tutti gli accertamenti
molto prima delle segnalazioni. Le nostre scuole sono tra le migliori che ci
siano: è tutto a norma e abbiamo tutte le certificazioni, i luoghi dove stanno
gli studenti sono sicuri, nessuno è abbandonato e non mandiamo i ragazzi allo
sbaraglio”.
Tutto è nato
dalla lettera inviata dalla RSU della scuola GRAMSCI, dal Prof. Luigi Schiffo
del 23 ottobre u.s.
Da parte
dell’amministrazione comunale si rileva che le problematiche segnalate non sono
di origine strutturale, ma dovute alla normale usura degli edifici, che richiedono
normale e periodica manutenzione.
Per la
scuola GRAMSCI, il Comune ha partecipato a un bando regionale presentando un
progetto per la sostituzione totale degli infissi per il miglioramento
energetico dell’edificio, ma le finestre possono essere usate com’è stato
finora. Il progetto è stato accettato e posto in graduatoria.
L’ass.
NOVARA: “Dopo la grandinata di agosto abbiamo prenotato i lucernai: essendo
vecchi c’è voluto più tempo per averli, ma abbiamo finito di montarli giovedì.
Il palchetto nella palestra è già arrivato e si trova a scuola; lunedì si è
misurato il tasso di umidità sul pavimento e mercoledì è iniziata la posa in
opera. I lavori termineranno la settimana prossima.
Ancora
l’ass. NOVARA:”Sul fatto che la lana di vetro sia nociva ci sono ipotesi e
nessuna certezza. Comunque poiché non lasciamo nulla al caso c’era già da
qualche tempo un monitoraggio programmato ed iniziato martedì”.
Altra
polemica riguardava un computer, esploso con fuoriuscita di fumo, spiega l’ass.
NOVARA: “ I pc non sono forniti dal Comune, comunque al di là di questo non so
se è stato per un cortocircuito o surriscaldamento, ma è ovvio che l’impianto
antincendio non sia entrato in funzione, perché occorre una quantità di fumo
maggiore o un inizio di sviluppo di incendio. Per quanto riguarda il salvavita
è lo stesso, perché se c’è un corto interno c’è una protezione interna agli
stessi apparecchi. Comunque tutti i controlli del giorno successivo hanno
confermato che tutto ha funzionato per il meglio”.
La verifica
semestrale ai dispositivi antincendio e rilevatori è stata fatta e certificata
il 31 maggio e non è stato rilevato niente di anormale.
Spiega
l’ass. NOVARA:” Ben difficilmente un interruttore non può dare la scossa.
Abbiamo controllato e i tecnici hanno rilevato che quattro interruttori
producevano un ronzio, provocato dalla normale usura, e li hanno sostituiti.
Gli impianti elettrici sono stati tutti certificati secondo le norme vigenti e
ogni volta che s’interviene l’impresa operatrice, emette una nuova
certificazione di conformità”.
Noi pensiamo
che prima di preoccupare studenti e famiglie bisognerebbe documentarsi a fondo,
anche per dare la possibilità al comune di chiarire l’accaduto, com’è stato
fatto, dall’ass NOVARA, sul giornale LUNA NUOVA.
Per caso si
vuole iniziare la campagna elettorale spaventando i cittadini?
Se così
fosse, sarebbe molto deprimente.