lunedì 21 ottobre 2013

A proposito del fallimento della TOP.

 

A proposito del fallimento della TOP.

Giovedì finalmemte dopo mesi di assordante silenzio è stata convocata la commissione di indagine per tentare di capire le motivazioni politiche che hanno portato alla chiusura della partecipata ed alla perdita del posto di lavoro di alcuni onesti lavoratori.

In quest’ occasione alcuni politologi di lungo corso sono riusciti a dimostrare che la matematica non è una scienza esatta ma una opinione.
Per questi cervelloni non sempre tre più tre fa sei. Alcune volte cinque altre sette.

Ricordiamo che i debiti accumulati dalla TOP li pagheremo noi Collegnesi e non certo chi ha provocato il dissesto finanziario.

Vi diamo un breve resoconto di quanto accaduto in commissione:

Il 17 ottobre  si é riunita la Commissione Consiliare sulla TOP (la partecipata del Comune in liquidazione), presidente il Consigliere Pino Superbo.

Il Direttore generale dott. Tomarchio ha riferito sulle osservazioni della Corte dei conti in merito al bilancio e alla liquidazione della TOP. Per il bilancio si é risolto velocemente con i chiarimenti del Direttore, poiché si trattava di rilievi puramente tecnici.

Per la TOP la Corte ha espresso perplessità su alcune iniziative del Comune e il Direttore ha riferito che la liquidatrice sta tentando un concordato al 65% con i creditori.
Il dibattito si é incentrato dapprima sul fatto che la liquidatrice della TOP aveva riferito in Consiglio Comunale che avrebbe tentato di chiudere con i creditori offrendo il 50%, mentre ora risulta un’ offerta del 65%. É stato detto che questo non comporta un esborso maggiore dell’autorizzato perché si sono incassati alcuni crediti che sembravano inesigibili e i debiti, terminate le verifiche, si sono assestati a valori più bassi degli ipotizzati.
Non é stato chiarito però se i crediti incassati erano quelli relativi ad alcune fatture emesse a carico dello stesso Comune di Collegno (fatture relative al 2009, ma emesse nel 2011) e che il Comune aveva contestato.
I Consiglieri Grosso Ciponte e Criniti hanno sottolineato come non fosse ancora comparso davanti alla Commissione il responsabile dei LL.PP., sebbene fosse stata richiesta la sua convocazione, per chiarire il motivo della sua opposizione al pagamento di quelle fatture.
L’argomento é importante perché al mancato pagamento di quelle fatture si tende a far risalire l’inizio del dissesto della TOP.
Ora, dopo anni di contenzioso, si é giunti a un accordo tra Comune e TOP per cui sostanzialmente si pagheranno due delle fatture contestate.

Però non sono chiari i motivi di quest’ accordo: se le fatture erano legittime dovevano essere pagate allora, se non lo erano non potevano essere ora oggetto di accordo neppure per un pagamento parziale.

Il fatto é che ai 260.000 € stanziati per la TOP nel bilancio 2013 si vanno ad aggiungere questi altri 100.000 per le due fatture poste in pagamento.

Cari politologi i conti non tornano. 
 
Altra ferma richiesta di Grosso Ciponte  e Criniti é stata quella di ascoltare, alla luce dei rilievi fatti dalla corte dei conti,  i Revisori dei conti della TOP e del Comune per confermare che tutti i procedimenti seguiti per la liquidazione della TOP siano legittimi e nell’interesse del Comune: “La nostra espressione di voto – affermano – si é basata sul fatto di ritenere veritiere le informazioni ricevute, ma ora alcune ci paiono non corrispondenti alla realtà, rapportandole all’evoluzione della situazione: vorremmo chiarimenti”.
Ulteriore punto cruciale su cui non si ha avuto risposta é la questione del socio minoritario di TOP, il CIDIU. In effetti TOP era per il 90% del Comune e per il 10% del CIDIU.
 Fino a che questo non si é ritirato, deve rispondere della sua quota parte di debiti, grandi o piccoli che siano, e non può scaricarli tutti sul Comune.

A fronte delle considerazioni di Lava che esisterebbero gli estremi per portare tutti i documenti alla Magistratura, il PD si schierava unito (Superbo, Cavallone e Molinari) affermando che non esistono problemi da parte loro e che si può procedere tranquillamente in questa direzione, se si nutrono dubbi sulla trasparenza dell’operato: un’impresa finita male, con errori di gestione, ma niente altro.

Alcuni battibecchi hanno “ravvivato” la riunione che si é chiusa con la netta presa di posizione dei Consiglieri Grosso Ciponte e Torre Criniti: “Rinnoviamo Collegno dichiara ufficialmente che non voterá, nel modo più assoluto, nessun atto che porti a un maggior esborso da parte dei Collegnesi .

Collegno,  18/10/2013 
                                                                                              Mauro Grosso Ciponte
                                                                                              Maria Torre Criniti
                                                                                              Tiziana Sciarrino    



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1 commento:

  1. Ma chi era il presidente della TOP? Non è quel signore che vuole fare il Sindaco?

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