mercoledì 30 ottobre 2013

enti locali


                                                  
                       Il “ de profundis” delle …. illusioni

                            Necessità di “rinnovamento”

Il decantato “ federalismo locale” con l'aumento delle competenze e risorse per effetto dell'allargamento dei poteri, specie dell'ente regionale, quali       traguardi si prefiggeva di raggiungere e a quali traguardi ci ha portato?
Si prefiggeva una migliore condizione di vita sociale in tutte le sue proteiforme branche: lavoro, sanità, sicurezza, assistenza latu sensu, istruzione e in tutte quelle altre necessarie ad assicurare alla “popolazione” un migliore tenore di vita (compatibilmente alla situazione economica nazionale che in questo periodo in particolare non ha una buona salute, come dovrebbe!)
Ma quali risultati ha invece realizzato?
Costatiamo che la classe politica nazionale dominante nel nostro Paese si sostanzia in un’oligarchia orba, insensibile a ogni pressante richiamo sociale, a ogni “promessa elettorale” fatta, ma quasi (! ) mai adempiuta, sempre assurta agli agi, ai privilegi e a tutte le opportunità politiche del potere, senza avere la minima educazione o cultura per non restarne ebbra.
In questo suo “operare” si avvale di una classe politica locale, che a sua volta si confronta e si avvale di “notabili” locali (imprenditori, sedicenti consulenti, faccendieri, ecc.) in un rapporto di osmosi e di reciproca accondiscendenza servile: ognuna delle parti sempre pronte a dire di sì, sicura di ottenere “ domani” qualcosa in cambio!
E' questo il localismo locale che si compendia in un vasto circuito che integra il potere amministrativo – clientelare di ogni schieramento politico da un lato, e gli interessi del notabilato economico-professionale e i loro accoliti dall'altro:
notabilato dedito in particolare all'” urbanizzazione “ delle aree ancora libere per affidarle alla “ costruzione selvaggia” dei loro cosiddetti  c.d. Amici  e amici degli amici, futuri prevedibili finanziatori dei rispettivi schieramenti, in vista in particolare d’imminenti consultazioni elettorali.
Conseguentemente la qualità delle classi politiche locali sta conoscendo un progressivo scadimento: ciò è dovuto anche alla quasi disintegrazione degli apparati centrali dei partiti e alle loro funzioni d’indirizzo e di controllo: partiti solitamente tetragoni a difendere tutti i loro privilegi e mai a ridurre i costi della loro asserita impalpabile attività e a eliminare i notevoli sprechi e i conflitti d’interesse in ogni sua accezione dei loro esponenti, o a promuovere quelle rinnovate richieste popolari di riforme ormai urgenti ed indifferibili (!!!!) (legge
elettorale-giustizia-lavoro-finanziamento ai partiti-riduzione del numero dei parlamentari ecc.ecc.)
Rimangono, pertanto potentati locali, oligarchici a base di famiglie per lo più clan, anima nera del potere locale, talvolta peggiore di quella nazionale.
Ciò determina la sempre più costante maggiore diserzione dalla cosa pubblica,
specie locale, di persone indipendenti, sane, leali, professionalmente valide, coraggiose, che svolgendo un proprio lavoro in servizio al di fuori della politica o stando in quiescenza, lavoro da cui traggono esclusivo sostentamento che non hanno alcun interesse a costruirsi una personale carriera politica, potrebbero tentare di realizzare esclusivamente l'”interesse pubblico” della collettività intera ( interesse dai “politici” osannato come servizio …. ma poi attuato prevalentemente come interesse privato).
Ed è in questo contesto che va inserito un” rinnovamento” politico: rinnovamento inteso come “ rinascita dei valori” approfondimento di tutti i problemi della “ popolazione “ con cui confrontarsi sempre in tempi stretti, ascoltando attentamente ogni loro aspirazione, affrontando ogni problematica esposta, intervenendo con le dovute modalità e decidendo democraticamente nell'esclusivo interesse pubblico.
In particolare, ogni tematica va affrontata con dovizia di conoscenza, analizzata con tutti gli interlocutori interessati, e conclusa, per quanto possibile, in tempi brevi nell'interesse esclusivo della collettività evitando dilazioni e infinite lungaggini. Solo così si potrebbero soddisfare le aspettative del “ cittadino”, non più solo punto finale di provvedimenti presi a sua insaputa, ma partecipe di ogni iniziativa che lo riguarda sia come persona cui è diretta l'iniziativa stessa, sia come fruitore dei servizi disposti dalla (sua città) ove vive ed opera, ridandogli pertanto quella dignità di “civis” che ha ormai perso.
E' questa una forma di ( democrazia partecipata) a cui deve ispirarsi ogni movimento di “ rinnovamento” politico e sociale.
Movimento “ autonomo “ scevro da ogni condizionamento e schieramento politico-partitico, cui dovrebbero far parte persone che vivono la realtà cittadina quali operatori nelle varie branche lavorative, che agiscono o hanno agito umanamente e/o professionalmente nei vari settori, che traggono sostentamento esclusivamente dal loro lavoro, nella più ampia trasparenza: persone che hanno come aspirazione esclusivamente il desiderio di compiere un “ servizio sociale” nell'interesse esclusivo della collettività, al fine di tentare di risolvere, ove è possibile, in tempi brevi i quotidiani problemi e far raggiungere così alla stessa collettività una migliore condizione di vita in tutte le sue forme, da tutti agognata, realizzando finalmente così nella sua pienezza il c.d.modello di
“federalismo locale”.

martedì 29 ottobre 2013

Area MANDELLI


                       
 
                                                PARLIAMO DI TERRITORIO

 

L’art. 9 della nostra Costituzione recita:
 
“La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”

A Collegno, il senso di quest’articolo, è stato sempre rispettato?

Nella nostra città si sta discutendo su un progetto per la riqualificazione dell’area Mandelli.

RINNOVIAMO COLLEGNO osservando la realtà circostante tale area, pensando alla vita reale delle persone, si chiede:

perché non dare voce ai cittadini chiedendo loro di esprimersi su come si potrebbe trasformare l’area?
RINNOVIAMO COLLEGNO chiede a tutti quelli che hanno idee, proposte, innovazioni di farle pervenire scrivendo su questo blog.

 Dopo la Bonifica di tutta l’area.

Come trasformereste voi l’area Mandelli?

Cosa costruireste? Cosa non costruireste?

RINNOVIAMO COLLEGNO vuole ascoltare la voce dei cittadini.

Aiutate chi progetta a prendere decisioni utili e giuste.

 PARTECIPARE E’ DEMOCRAZIA

GRAZIE

lunedì 21 ottobre 2013

A proposito del fallimento della TOP.

 

A proposito del fallimento della TOP.

Giovedì finalmemte dopo mesi di assordante silenzio è stata convocata la commissione di indagine per tentare di capire le motivazioni politiche che hanno portato alla chiusura della partecipata ed alla perdita del posto di lavoro di alcuni onesti lavoratori.

In quest’ occasione alcuni politologi di lungo corso sono riusciti a dimostrare che la matematica non è una scienza esatta ma una opinione.
Per questi cervelloni non sempre tre più tre fa sei. Alcune volte cinque altre sette.

Ricordiamo che i debiti accumulati dalla TOP li pagheremo noi Collegnesi e non certo chi ha provocato il dissesto finanziario.

Vi diamo un breve resoconto di quanto accaduto in commissione:

Il 17 ottobre  si é riunita la Commissione Consiliare sulla TOP (la partecipata del Comune in liquidazione), presidente il Consigliere Pino Superbo.

Il Direttore generale dott. Tomarchio ha riferito sulle osservazioni della Corte dei conti in merito al bilancio e alla liquidazione della TOP. Per il bilancio si é risolto velocemente con i chiarimenti del Direttore, poiché si trattava di rilievi puramente tecnici.

Per la TOP la Corte ha espresso perplessità su alcune iniziative del Comune e il Direttore ha riferito che la liquidatrice sta tentando un concordato al 65% con i creditori.
Il dibattito si é incentrato dapprima sul fatto che la liquidatrice della TOP aveva riferito in Consiglio Comunale che avrebbe tentato di chiudere con i creditori offrendo il 50%, mentre ora risulta un’ offerta del 65%. É stato detto che questo non comporta un esborso maggiore dell’autorizzato perché si sono incassati alcuni crediti che sembravano inesigibili e i debiti, terminate le verifiche, si sono assestati a valori più bassi degli ipotizzati.
Non é stato chiarito però se i crediti incassati erano quelli relativi ad alcune fatture emesse a carico dello stesso Comune di Collegno (fatture relative al 2009, ma emesse nel 2011) e che il Comune aveva contestato.
I Consiglieri Grosso Ciponte e Criniti hanno sottolineato come non fosse ancora comparso davanti alla Commissione il responsabile dei LL.PP., sebbene fosse stata richiesta la sua convocazione, per chiarire il motivo della sua opposizione al pagamento di quelle fatture.
L’argomento é importante perché al mancato pagamento di quelle fatture si tende a far risalire l’inizio del dissesto della TOP.
Ora, dopo anni di contenzioso, si é giunti a un accordo tra Comune e TOP per cui sostanzialmente si pagheranno due delle fatture contestate.

Però non sono chiari i motivi di quest’ accordo: se le fatture erano legittime dovevano essere pagate allora, se non lo erano non potevano essere ora oggetto di accordo neppure per un pagamento parziale.

Il fatto é che ai 260.000 € stanziati per la TOP nel bilancio 2013 si vanno ad aggiungere questi altri 100.000 per le due fatture poste in pagamento.

Cari politologi i conti non tornano. 
 
Altra ferma richiesta di Grosso Ciponte  e Criniti é stata quella di ascoltare, alla luce dei rilievi fatti dalla corte dei conti,  i Revisori dei conti della TOP e del Comune per confermare che tutti i procedimenti seguiti per la liquidazione della TOP siano legittimi e nell’interesse del Comune: “La nostra espressione di voto – affermano – si é basata sul fatto di ritenere veritiere le informazioni ricevute, ma ora alcune ci paiono non corrispondenti alla realtà, rapportandole all’evoluzione della situazione: vorremmo chiarimenti”.
Ulteriore punto cruciale su cui non si ha avuto risposta é la questione del socio minoritario di TOP, il CIDIU. In effetti TOP era per il 90% del Comune e per il 10% del CIDIU.
 Fino a che questo non si é ritirato, deve rispondere della sua quota parte di debiti, grandi o piccoli che siano, e non può scaricarli tutti sul Comune.

A fronte delle considerazioni di Lava che esisterebbero gli estremi per portare tutti i documenti alla Magistratura, il PD si schierava unito (Superbo, Cavallone e Molinari) affermando che non esistono problemi da parte loro e che si può procedere tranquillamente in questa direzione, se si nutrono dubbi sulla trasparenza dell’operato: un’impresa finita male, con errori di gestione, ma niente altro.

Alcuni battibecchi hanno “ravvivato” la riunione che si é chiusa con la netta presa di posizione dei Consiglieri Grosso Ciponte e Torre Criniti: “Rinnoviamo Collegno dichiara ufficialmente che non voterá, nel modo più assoluto, nessun atto che porti a un maggior esborso da parte dei Collegnesi .

Collegno,  18/10/2013 
                                                                                              Mauro Grosso Ciponte
                                                                                              Maria Torre Criniti
                                                                                              Tiziana Sciarrino    



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domenica 20 ottobre 2013

Cosa avviene intorno alle case del “ VILLAGGIO LEUMAN”? Si vende ai privati? Noi di “RINNOVIAMO COLLEGNO” abbiamo presentato questa mozione al Consiglio Comunale per saperne di più.












Al Sindaco Sig.ra ACCOSSATO professoressa Silvana

Al Presidente del Consiglio Comunale Sig Michele MELLACE

Al Consiglio Comunale


           


                                                           MOZIONE

Oggetto:         Vendita a privati delle case di Villaggio Leumann sempre sotto la supervisione della Cittá di Collegno.

                                                           PREMESSA


Il Villaggio Leumann sorge per volere di Napoleone Leumann tra l’ultimo quarto dell’’800 e i primi del ‘900 non solo come nucleo residenziale annesso a una fabbrica, ma come area di interconnessione di lavoro, famiglia e tempo libero, formando un contesto evoluto ed efficiente.
Costruito su progetto dell’ing. Fenoglio, ideatore delle piú significative opere liberty a Torino, é, tra i vari esmpi simili, la realizzazione piú estesa, completa e funzionale, cosí da costituire un’interessante testimonianza di carattere storico, culturale, urbanistico e architettonico.

                                                           CONSIDERATO

che gli edifici presenti sono stati interessati da interventi di restauro negli ultimi anni sia da parte del Comune (biblioteca, scuola, ecc.) sia da parte di privati (negozi al pubblico) e che attualmente proseguono in parte tali interventi e inizia la realizzazione di un importante progetto di riqualificazione energética sulle case di abitazione di proprietá comunale gestite da ATC con un finanziamento regione/comune e che riguarda la sostituzione di tutti gli infissi esterni;

                                                           CONSTATATO

che purtroppo lo stato di conservazione della maggior parte delle case, dei giardini e delle pertinenze non é adeguato all’importanza storica del luogo, essenzialmente perché gli abitanti sono inquilini ad affitto agevolato non interessati al mantenimento della tradizione di cura, ordine e decoro che questi edifici meritano;

                                                           RITENENDO 

che se le singole case fossero abitate da proprietari privati sarebbero oggetto di maggior cura in línea generale e in particolare per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e la pulizia quotidiana delle aree;

                                               RITENENDO INOLTRE

che nel momento contingente in cui il trasferimento di fondi pubblici statali, regionali e provinciali é sempre piú scarso e sta diventando una opzione garantire il sostegno ai piú necessitati e gli interventi basilari per mantenere le stesse strutture comunali (scuole, palestre, municipio …), per cui sarebbe molto utile un apporto di denaro alle casse municipali;
chiediamo che
                                   IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNI

il Sindaco e la Giunta  a porre in vendita le unitá abitative di proprietá site nel Villaggio Leumann mantenendo sempre la supervisione comunale sull’intero complesso per quanto di pertinenza, anche stilando un “Regolamento di Condominio” volto a garantire la migliore conservazione degli edifici secondo standard dettati dal Comune e dallo stesso puntualmente verificati (una sorta di vendita condizionata).



                                                                                              Mauro Grosso Ciponte
                                                                                              Tiziana Sciarrino
                                                                                              Maria Torre Criniti

   

 Collegno, 17 ottobre 2013



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venerdì 18 ottobre 2013

Il ritorno



IL RITORNO

Ero piccolo quando sono andato in Venezuela, dopo tanti anni decido, pervaso da una toccante nostalgia di tornare a Collegno.

Certo, il cambiamento è d’uopo ma vengo assalito da grande tristezza quando mi trovo di fronte alla realtà.

Dove c’erano lunghe distese di coltivazioni di mais, grano e prati, trovo gomitidi asfalto, strade lunghe e larghe, ponti.

Ecco spuntare, costruzioni che rivelano uno strano connubio tra una voglia di un vivere salubre e pulito ed una reale corsa stressante di auto, pullman e via vai di gente frettolosa e stanca.

Situazioni che mi fanno venire in mente la precarietà dell’esistenza.

Mi chiedo perché questa distruzione del territorio.

Scriveva Luigi Einaudi, allora Presidente della Repubblica nel 1951 – la lotta contro la distruzione del suolo italiano sarà dura e lunga, forse secolare. Ma è il massimo compito di oggi se si vuole salvare il suolo in cui vivono gli italiani.

Nulla distrugge il suolo quanto la sua cementificazione, Collegno ha sottratto terreni fertili alla loro massima e più produttiva vocazione: l’agricoltura.

SONO DESOLATO

Come è potuto succedere?

Certo continuiamo a consumare risorse che sono di tutti, soprattutto delle generazioni future.

Accecati da un mercantilismo senza scrupoli non si riesce più a riconoscere dove stiano le vere ricchezze.

Non in un’edificazione senza regole e senza fine,ma in un uso accorto del territorio.

Non in un astratto benessere misurato solo dal PILma in una più vera e concreta felicità del vivere,che tenga conto del benessere ambientale,della memoria storica,componenti essenziali della nostra salute fisica e mentale, come individui e come comunità.

MI SOFFERMO A GUARDARE

le gru che sventolano nella Città e penso allo svolgersi del tempo,al non rispetto verso gli uomini specie le generazioni non nate.

RINNOVARE COLLEGNO

Vuole conservare l’ambiente e le risorse naturali per ciò che rimane da salvare con spirito,finalità e metodo.

Serve una presa di coscienza della quale il nostro paese, la nostra città hannobisogno.

Desolato torno nel paese dove vivo e dove il verde esiste ancora.



                                                                                           
                                                    



                                                            Maria Torre Criniti

sabato 12 ottobre 2013

CONVEGNO INFORMATIVO PER I CITTADINI DIFENDIAMO OGGI IL MONDO DI DOMANI








CONVEGNO INFORMATIVO PER I CITTADINI 

DIFENDIAMO OGGI IL MONDO DI DOMANI 


Vi invitiamo all’incontro che si terrà il 25 Ottobre2013

 presso la sala Convegni “ Sala Tessitrici” in Quartiere Leumann – Collegno alle ore 20,30 . 

Saranno trattati i seguenti argomenti:


 Apertura al Mondo Ayurvedico ed alla Medicina Olistica 

Relatori :Dr. Vito Volpe 

Delucitazioni sui fiori di Edwar Back Migliorare 

l’acqua ,migliora la qualità della vita.

Relatore : Marcello Fantuzzi 

Ingresso Gratuito